
Azienda Apistica Mario Bianco
La passione per l'apicoltura Mario Bianco l’ha eredità dai nonni. Era un ragazzino che andava alle elementari quando già incollava il suo nome scritto a mano sui barattoli di miele che poi rivendeva, orgoglioso, al negozietto di Caluso, un paesino situato sul versante meridionale di Ivrea, in Piemonte. Interessatosi in seguito all’enologia, è stato insegnante fino alla pensione, negli anni Ottanta, quando finalmente si è dedicato anima e corpo alla passione per le api. Ed è stato a tutti gli effetti un nuovo inizio.
Anche grazie alla sua formazione da enologo, l’intuizione di produrre - in tempi ancora non sospetti - un miele che ponesse grande attenzione all’etichetta è stata decisiva. Un’etichetta che non solo riflettesse la qualità del prodotto, ma soprattutto che valorizzasse il concetto, per i tempi visionario, del miele monofloreale. L’obiettivo era ottenere, come si fa con il vino, la massima purezza - nel caso del miele non di un vitigno ma di un singolo nettare. E se questo concetto può sembrare oggi una banalità, è importante ricordare che le prime caratterizzazioni dei mieli cominciano solo alla fine degli anni Settanta e che solo il 1982 vede la pubblicazione delle prime dodici schede di caratterizzazione di mieli monofloreali italiani.
Scomparso nel Duemila, Mario Bianco ha lasciato l’azienda in mano ai figli Andrea e Lorenzo, che oggi ricordano la sfiancante ma stimolante gavetta fatta sotto gli insegnamenti del padre. Grazie anche alla collaborazione con alcuni partner internazionali, soprattutto giapponesi e nord americani, il miele dell’azienda apistica Mario Bianco è oggi uno dei più pregiati e ricercati nel mondo. Una tradizione che prosegue fiera per la sua strada e che propone, con grande cura per l’estetica del barattolo e la sua etichetta, alcuni pregiatissimi mieli tra cui quello di rododendro e quello di tarassaco.6 prodotti