Custodi dell’arte di creare uno dei più mitici tra i distillati oggi in circolazione, Alain Perret e Daniel Fleurygestiscono insieme quattro frutteti di damasco, con un totale di oltre mille alberi carichi del cosiddetto fleur d’Ajoie.

Il loro è un mestiere che affonda le radici nella storia del Canton Jura, patria natale del Damassine DOP. E se ad oggi sono in pochi i produttori che decidono di imitare l’esempio di Alain e Daniel è perché il Damassine e l’albero da cui proviene sono soggetti tutt’altro che semplici da maneggiare. L’albero di damasco raggiunge infatti piena maturazione soltanto all’età di 7-10 anni, e la sua produzione è fortemente influenzata dalle condizioni meteorologiche e dal labile stato di salute dell’albero, che si spezza facilmente a causa del grande affollamento dei frutti. Quando ciò avviene, è necessario attendere diversi anni di riposo perché l’albero si riprenda completamente. Per tutte queste ragioni, non sono in molti a sfidare la sorte con i damaschi, ma ciò comporta anche un’ovvietà: la domanda supera l’offerta e il Damassine acquista ulteriore pregio.

Merito della Fleury-Perret è comunque quello di aver fatto fronte alle numerose difficoltà della coltura avvalendosi di una buona dose di modernità e inventiva, adottando metodi che altri agricoltori hanno emulato con molto piacere: colture a filari, uso di lieviti ed enzimi per garantire la qualità nella lavorazione, tecniche di distillazione che privilegiano la qualità rispetto alla quantità, uso di alcool commercializzato a 42% vol.

Oltre al Damassine, LagAlpi ha selezionato per voi un’altra autentica specialità jurassiana: il Juramine. Distillato di sidro di carattere invecchiato nel legno di quercia, il marchio Juramine, depositato dal distillatore e agricoltore di Boncourt Alfred Burrus, è stato ripreso e reinterpretato da Fleury-Perret per farne un sidro che avesse la personalità dei jurassiani stessi. Forte, di carattere, è realizzato con una varietà di prima scelta di mele d’Ajoie.